Manuel Gonano (foto A. Cella) giustiziere del Villa.

Manuel Gonano (foto A. Cella) giustiziere del Villa.

PRIMA CATEGORIA
Finiscono ad Ovaro i sogni del Villa? Se lo stanno chiedendo un po’ tutti, perché adesso che il Cedarchis, vincendo a Gemona, è volato in testa, il Villa deve sperare in sé stesso e negli altri ed il calendario (valori della classifica alla mano) non sembra proprio favorevole. Allora, vediamo: il Cedarchis è atteso da una trasferta tutto sommato agevole in casa della Velox ultima in classifica e da un turno interno più complicato contro un Cavazzo che di sicuro non srotolerà tappeti rossi. Il Villa, invece, ha un impegno casalingo scorbutico contro i Mobilieri e la giornata finale in casa del Real. Ci sono molo “indizi”, insomma, per poter affermare che a questo punto il Cedarchis lo scudetto possa solo perderlo: calendario, due punti di vantaggio, una buona condizione fisica e l’abitudine a gestire la tensione. Il Villa (che però deve necessariamente fare 6 punti) può ragionevolmente sperare nell’orgoglio del Cavazzo e nella legge dei … grandi numeri, nel senso che Luciano Candoni da quando è arrivato sulla panchina del “Ceda” non ha mai perso. Per restare alle gare di domenica, agevole il successo dei giallorossi a Gemona, mentre il Villa si è imbattuto in un’Ovarese in stato di grazia, ovvero quella squadra che Stefano De Antoni aveva immaginato ma poi non ha mai visto sul campo. In coda, si fa gravissima la situazione del Campagnola, perché se è vero che la Pontebbana perdendo in casa col Trasaghis (a proposito, bel colpo per Iacuzzi e compagni!) è lì a soli due punti è anche vero che nei prossimi turni se la dovrà vedere con Illegiana e Velox. Tutte le altre sia pure sconfitte (Paluzza e Moggese) o fermate sul pareggio (Bordano) possono sperare in una salvezza, a questo punto, quasi raggiunta.

SECONDA CATEGORIA
Fa festa la Folgore che vincendo col San Pietro si porta a + 6 su Fusca e Sappada. Il che vuol dire che, al massimo, la squadra di Invillino potrebbe essere raggiunta da entrambe le terze, ma il vantaggio nella classifica avulsa la proietterebbe comunque in Prima, costringendo Fusca e Sappada ad uno spareggio. L’impressione è che il Fusca abbia buttato via una grande occasione, facendosi imporre lo 0 a 0 in casa dall’Audax, mentre il Sappada ha vinto una partita che era diventata difficilissima dopo il doppio vantaggio dell’Ancora. Per quanto riguarda la salvezza, dopo l’Amaro saluta la categoria anche l’Ardita, che dovendo ancora rispettare il turno di riposo, non potrà più raggiungere il quartultimo posto, mentre il Rapid del dimissionario tecnico Spiluttini vince una partita fondamentale col Cercivento, lasciando nei guai il San Pietro. Da segnalare, nella domenica di riposo della già promossa Arta, il successo ampio dell’Amaro sul Castello.

TERZA CATEGORIA
Dopo le promozione di La Delizia e Val del Lago (avvenuta di fatto mercoledì scorso quando la Val del Lago ha espugnato Travisio), ecco anche quella dell’Edera che supera la Stella Azzurra a 5’ dalla fine e può scatenare la festa, anche s, alla luce degli altri risultati sarebbe bastato anche un pari. Nelle altre gare, bene il Comeglians (3 a 1 al Tarvisio) ed il Malborghetto (che dilaga a Rigolato): pari tra Lauco e Timaucleulis, nella domenica di riposo per il Verzegnis.